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2018: Anno Europeo del Patrimonio Culturale

Uniti per celebrare la diversità e la ricchezza del patrimonio europeo

In un periodo complesso per l'Europa, il Parlamento Europeo ha deciso di dedicare il 2018 alla celebrazione del patrimonio culturale del continente, per stimolare una riflessione sul passato comune, sulle comuni manifestazioni culturali, ma anche sulle differenze e ricchezza delle elaborazioni culturali passate e presenti. 

Scopo dell'iniziativa è sensibilizzare all'importanza della storia e dei valori europei e rafforzare il senso d'identità europea. Al tempo stesso, si punta a richiamare l'attenzione sulle opportunità di sviluppo sociale ed economico offerte dal patrimonio culturale, e sulle sfide per il futuro, come l'impatto del passaggio al digitale, le pressioni a livello fisico e ambientale sui siti del patrimonio e il traffico illecito di beni culturali. 
Le attività dovranno inoltre mettere le persone e i valori umani al centro di una nozione di patrimonio culturale ampia e interdisciplinare, per favorire un maggiore accesso al patrimonio culturale, anche alla luce dei suoi effetti positivi sulla qualità della vita. 

Il patrimonio culturale, materiale e immateriale, comprende le risorse del passato in una varietà di forme e aspetti: include i monumenti, i siti, le tradizioni, la conoscenza tramandata e le espressioni della creatività umana, nonché le collezioni conservate e gestite da musei, biblioteche e archivi. 

L'Anno europeo del Patrimonio Culturale dovrà contribuire alla realizzazione degli obiettivi dell'Agenda Europea per la Cultura: promozione della diversità culturale e del dialogo interculturale, la promozione della cultura quale catalizzatore della creatività e la promozione della cultura quale elemento essenziale delle relazioni internazionali dell'Unione. 

Nella Decisione (UE) 2017/864 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 maggio 2017, vengono definiti obiettivi e la tipologia di iniziative finanziabili.   
Gli obiettivi principali di questo Anno europeo sono:
•promuovere la diversità culturale, il dialogo interculturale e la coesione sociale;
•evidenziare il contributo economico offerto dal patrimonio culturale ai settori culturale e creativo, compreso per le piccole e medie imprese, e allo sviluppo locale e regionale;
•sottolineare il ruolo del patrimonio culturale nelle relazioni esterne dell'UE, inclusa la prevenzione dei conflitti, la riconciliazione postbellica e la ricostruzione del patrimonio culturale distrutto.
Le attività finanziabili consistono in:  •iniziative ed eventi che promuovano il dibattito e sensibilizzino i cittadini all'importanza e al valore del patrimonio culturale, promuovendone la cittadinanza attiva;
•campagne di informazione, istruzione e sensibilizzazione per trasmettere valori quali la diversità e il dialogo interculturale attraverso l'utilizzo del ricco patrimonio culturale dell'Europa, stimolando il contributo del pubblico alla protezione e alla gestione del patrimonio culturale e, più in generale, al conseguimento degli obiettivi dell'Anno europeo;
•condivisione di esperienze e di buone pratiche da parte di amministrazioni nazionali, regionali e locali e di altre organizzazioni e la diffusione di informazioni sul patrimonio culturale, anche attraverso l'Enciclopedia Europeana;
•studi, ricerca e innovazione, con diffusione dei risultati su scala nazionale o europea;
 promozione di reti e progetti collegati all'Anno europeo, anche attraverso i media e le reti sociali.
Nella decisione si propone infine l'implementazione da parte dell'Unione e degli Stati Membri di attività culturali con i paesi limitrofi, in particolare Maghreb e Medio Oriente, al fine di promozione della pace e della coesistenza e promozione del rispetto dei diritti umani.  
Il Parlamento ha deciso uno stanziamento di 8 mln di euro, ed in più tutti i programmi di finanziamento europei conterranno richiami e inviti a presentare proposte sul tema della valorizzazione e diffusione della conoscenza del patrimonio culturale materiale e immateriale europeo.
 Il promo bando collegato all'Anno Europeo del Patrimonio culturale è stato pubblicato a metà ottobre: l'invito a presentare proposte EACEA 35/2017 nell'ambito del programma Creative Europe, vuole favorire la creazione di reti ed eventi congiunti da parte di enti e istituzioni culturali in tutta la UE. 

La Commissione ha creato una apposita pagina web che conterrà tutte le notizie sull'Anno Europeo del Patrimonio Culturale.
 Tutta la comunicazione andrà sotto l'hashtag #EuropeForCulture. 

nei prossimi mesi sarà possibile notare in notizie e bandi la dicitura "European Year of Cultural Heritage 2018"e l'acronimo EYCH 2018. 


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